Incontro tra le Genti al Mottarone – alla Baita CAI Omegna 28 maggio
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Incontro tra le Genti al Mottarone – alla Baita CAI Omegna 28 maggio

  • 28.05.2017
  • 07:03 - 22:00
  • Evento Gratuito

Come escursione, arrampicando sulla Ferrata dei Picasass, oppure in MTB.

L’escursione prevede la tripla possibilità per salire alla Baita CAI Omegna al Mottarone:

  • percorrendo esclusivamente il sentiero escursionistico M3
  • arrampicandosi sulla via Ferrata dei Picasass per poi riprendere l’itinerario escursionistico
  • pedalando in MTB

Itinerario escursionistico

  • Località partenza: Baveno Loc. “La tranquilla” (mt. 300)
  • Località arrivo: Baita CAI Omegna (mt. 1310)
  • Dislivello: 1.010 mt+
  • Difficoltà: E
  • Tempo: circa 4 ore

Itinerario con via ferrata

  • Località partenza: Baveno Loc. “La tranquilla” (mt. 300)
  • Località arrivo: Baita CAI Omegna (mt. 1310)
  • Lunghezza via ferrata: 4.0 km
  • Quota min/max via ferrata: 300 m / 890 m
  • Dislivello via ferrata: +590 m
  • Lunghezza via ferrata: 4.0 km

Itinerario in MTB

  • Località partenza: comune di Agrano – piazza centrale
  • Località arrivo: Baita CAI Omegna (mt. 1310)
  • Difficoltà: MC+/BC
  • Dislivello: 1.000 mt+
  • Lunghezza: 11 km

ORA E LUOGO DI RITROVO

Escursionistica e via ferrata: 7:30 – Baveno, Loc. “La tranquilla”.
Cicloescursionistica: ore 9:00 ad Agrano

Come raggiungere il luogo di ritrovo per entrambi i percorsi:
Escursionistica e via ferrata: Raggiunto il comune di Baveno, si sale verso la frazione di Oltrefiume in località “Tranquilla” ove è possibile parcheggiare la macchina in prossimità dell’omonimo campeggio.
Cicloescursionistica: da Omegna, in corrispondenza del bivio sulla SS229 con la SP42: la strada sale subito, superando prima la linea ferroviaria Novara Domodossola e passando poi sotto il viadotto della circonvallazione: un breve rettifilo e a seguire due stretti tornanti invitano la strada verso Agrano (km 2 mt 452). Ritrovo nella piazza principale del paese.

ATTENZIONE

  1. Gli organizzatori dei tre percorsi si riservano il diritto di escludere dalla partecipazione – prima e durante la salita – chi non fosse giudicato idoneo
  2. I partecipanti alla salita della ferrata dovranno essere dotati di Kit da ferrata omologato UIAA – non saranno accettati kit autocostruiti o non omologati
  3. La mancanza del Kit da ferrata omologato precluderà ai partecipanti la possibilità di salire la via ferrata
  4. Per l’escursione in MTB è obbligatorio il casco, la bicicletta dev’essere in piena efficienza, ed è richiesta una giacca antipioggia.

RIFERIMENTI

  • per il percorso escursionistico: Massimiliano Manciucca – cell. 329-2908802
  • per il percorso tramite via ferrata: Marco Bizzozero – cell. 349-8733955
  • per il percorso in MTB: Giuseppe Cangialosi – cell. 329-8617820

mail: info@cai-pallanza.it
web: www.cai-pallanza.itwww.estmonterosa.it
Facebook: CAI Pallanza

ITINERARI

Cicloescursionistica
I particolari dell’itinerario sono descritti nello specifico volantino pubblicato

Escursionistica e via ferrata
Prima parte Itinerario solo escursionistico (sentiero M3)
Dalla località “La Tranquilla” si sale nel bosco che in questo tratto nasconde la vista del lago, si incontra un bivio segnalato per l’Alpe Vedabbia sulla sinistra, ma si seguono invece le indicazioni per il Monte Camoscio verso destra; più in alto il sentiero devia ancora verso destra raggiungendo le rocce del Monte Camoscio 890 m.

Prima parte Itinerario con via ferrata
La ferrata offre lungo tutto l’itinerario un panorama eccezionale sul Lago Maggiore, le isole Borromee e sulle montagne che circondano il Lago.

Dalla località “Tranquilla” si seguono le indicazioni per il Monte Camoscio sentiero M3, inizialmente la strada è asfaltata poi brevemente sterrata, alla fine di questa si trova l’edificio dell’acquedotto comunale e si prende il sentiero a dx, lo si segue fedelmente fino a un bivio dove a sx si prosegue per il M. Camoscio mentre a dx per l’attacco della ferrata che da qui si raggiunge in ca 20 min.

La ferrata ha esposizione di grado E, prende i primissimi raggi di sole della mattina, la prima metà presenta tratti molto aerei, la seconda parte è invece abbastanza appoggiata con diverse parti di facile camminamento.
Appena prima della vetta la ferrata si divide a dx si va diretti in cima a sx si affronta prima un simpatico ponte tibetano e poi ci si dirige alla croce di vetta.
Seconda parte Itinerario comune
dopo il passaggio dal Monte Camoscio(890 m.), si passa su un pianoro accanto alla baita degli Alpini di Baveno e si prosegue sulla dorsale boscosa del Monte Crocino.

Si continua proseguendo tra roveri e betulle aggirando il Monte Crocino sul versante sud-est e poi si scende verso l’Alpe Vedabbia posta a 879 m. in una zona ricca d’acqua, era uno degli alpeggi più importanti di Baveno.

Si segue per un breve tratto la stradina sterrata sottostante le baite e poi si trovano i cartelli indicatori del percorso per il Mottarone; si sale lungo una stradina che portava ad una cava (ora abbandonata), di granito rosa al Monte Zughero, qui il panorama si apre e si vedono nei dintorni le caratteristiche rocce del Mottarone.

Lasciata la stradina, il sentiero sale sulla sinistra per giungere nelle vicinanze del Monte Zughero 1230 la cui cima si raggiunge con una breve deviazione sulla destra; ritornati sul sentiero si scende un breve tratto sul versante nord e salendo poi all’Alpe Nuovo 1205 m. con la baita ristrutturata del CAI Baveno.

Dall’Alpe Nuovo si risale la dorsale con percorso evidente raggiungendo così la cima del Mottarone con i suoi impianti sciistici e le sue antenne.

Dalla cima si scende agevolmente per una sterrata alla Baita del CAI Omegna.

Per il ritorno si percorre a ritroso l’itinerario escursionistico

Scarica il volantino in formato pdf