Come 75 anni fa
Il giorno 13 settembre 2020, la sezione Cai Pallanza, nell’ambito dei festeggiamenti per il 75° della fondazione, ha organizzato una gita al Monte Capezzone, per rievocare la prima escursione importante organizzata dal Cai Pallanza il 4 agosto 1945 (quando ancora era solo una sottosezione del Cai Verbano; l’indipendenza arriverà solo nel dicembre 1945).
I nostri predecessori (non abbiamo i nomi, sappiamo solo che sono dieci, uomini e donne) si trovano a Pallanza a mezzanotte e partono in bicicletta per l’avvicinamento a Campello Monti.
Il ritrovo dei partecipanti alla rievocazione storica del 2020 è alle ore 6:15 presso la sede di Via Cadorna per l’avvicinamento ciclistico. L’attrezzatura moderna e un certo allenamento specifico (diversi soci si sono segretamente allenati per non sfigurare in questa escursione) consentono di fissare l’orario di partenza qualche ora più tardi, rispetto all’edizione 1945; alle 6:30 il gruppo muove alla volta di Omegna.
Nel 1945 la carovana è costretta ad una sosta a Omegna per un guasto meccanico occorso ad una “gentile partecipante”. La “tenace” opera di Vito Galliani consente di riparare il guasto in due ore e di ripartire.
Anche nel 2020 si fa tappa a Omegna (senza guasti o quasi) dove si uniscono alcuni amici del CAI locale, qualche ritardatario e altri soci che hanno preferito fare parte dell’avvicinamento in macchina. Alle 7:30, il gruppo così ricompattato lascia il capoluogo del Cusio. L’appuntamento con gli altri soci, partecipanti alla sola frazione a piedi, è fissato a Campello Monti per le ore 9:30.
Il resoconto 1945 parla di una “marcia forzata” per recuperare il tempo perso; a Forno il drappello è già rientrato in “tabella”! Depositate le biciclette e consumata una piccola colazione, riprendo la marcia verso Campello Monti.
Anche nel 2020 si fa tappa a Forno: si compatta il gruppo e si scattano alcune foto di fronte alla graziosa cappella all’ingresso del paese. La strada asfaltata consente poi al gruppo ciclistico di pedalare (sia pure a fatica lungo le ultime rampe) gli ultimi cinque chilometri fino a Campello Monti, ove i primi ciclisti giungono verso le 8:40 e gli altri appena dietro.
Contemporaneamente è giunto anche il gruppo “podistico” salito in automobile. La Locanda “Nigritella” offre una veloce colazione ai gitanti e un ricovero per le bici. Tutti pronti per la camminata, si parte a piedi alle ore 10:00 alla volta del Monte Capezzone.
Il verbale del 1945 ci racconta che l’entusiasmo del gruppo spinge i gitanti a non seguire il sentiero, ma ad arrampicarsi lungo la “diritta via” per morene e scoscendimenti, divertendosi assai.
Al laghetto, i pionieri, di cui oggi ripercorriamo i passi, odono i richiami del Prevosto di Pallanza don Zanotti, in gita con altri pallanzesi. Saluti all’altro gruppo e breve sosta al laghetto, ove vengono depositati gli zaini prima del balzo finale verso la vetta, che viene raggiunta alle 11:00.
Il gruppo del 2020 percorre diligentemente i sentieri segnati, dopo una breve sosta al lago Capezzone, giunge in vetta, leggermente sgranato, verso le 12:30. La salita è stata piacevole e i panorami incantevoli; un po’ caldo ad un certo punto, ma rinfresca poi verso i 2.405 m della cima, grazie a qualche nube e alla maggiore quota.
In vetta alcune nubi nascondono parte del panorama, ma la vista è comunque sublime. Si annota il libro di vetta, qualche foto, chi ha dei viveri si rifocilla e poi ci si prepara per scendere.
Gli audaci precursori del 1945, dopo un’ora in vetta ad ammirare estasiati il paesaggio, scendono al lago, recuperano gli zaini e giù a perdifiato fino a Forno, ove consumeranno un lauto e meritato pasto, dopo il quale “con nostalgia” riprenderanno, in bici, la strada per Pallanza, che raggiungeranno alle 20:00.
Nel 2020 la discesa vede il gruppo sgranarsi maggiormente: chi si attarda a fare foto alle montagne e agli armenti; chi, giunto stanco al lago Capezzone ha deciso di interrompere la salita e anticipare il ritorno; chi si rinfresca con un tuffo nel lago. Ad ogni modo tutti (o quasi) si ritrovano verso le 15:00 alla locanda Nigritella, ove una lunga tavolata è stata imbandita per i gitanti nell’ampio giardino sottostante.
Abbondantemente rifocillati, verso le 16:30 i gitanti si preparano alla discesa: i ciclisti lasciano gli zaini agli amici saliti a Campello in macchina e in poco più di un’ora giungono alla sede di via Cadorna.
Recuperati gli zaini, salutati gli amici, i gitanti tornano a casa; stanchi per gli oltre 2.200 m di salita, ma con la sensazione di avere degnamente onorato lo spirito che animava i primi soci di 75 anni fa.
I partecipanti, per il CAI Pallanza sono:
Marco | Brichetto |
Raffaele | Brunelli |
Giuseppe | Coduri |
Cristiana | De Clementi |
Paolo | Donini |
Massimo | Forni |
Simone | Guazzoni |
Valerio | Rossi |
Carlo | Ruga Riva |
Cristina | Caramella |
Paolo | Corsini |
Mauro | Manenti |
Maria Pia | Lomazzi |
Cosetta | Maestri |
Danilo | Baggini |
Fulvio | Boaretto |
Luisa | Bolognesi |
Fabio | Dellamora |
Marco | Gianoglio |
Maria Teresa | Ribolzi |
Paolo | Schiavi |
Boris | Teruggi |