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29
Ott
2020

Come 75 anni fa

Il giorno 13 settembre 2020, la sezione Cai Pallanza, nell’ambito dei festeggiamenti per il 75° della fondazione, ha organizzato una gita al Monte Capezzone, per rievocare la prima escursione importante organizzata dal Cai Pallanza il 4 agosto 1945 (quando ancora era solo una sottosezione del Cai Verbano; l’indipendenza arriverà solo nel dicembre 1945).

 

I nostri predecessori (non abbiamo i nomi, sappiamo solo che sono dieci, uomini e donne) si trovano a Pallanza a mezzanotte e partono in bicicletta per l’avvicinamento a Campello Monti.

 

Il ritrovo dei partecipanti alla rievocazione storica del 2020 è alle ore 6:15 presso la sede di Via Cadorna per l’avvicinamento ciclistico. L’attrezzatura moderna e un certo allenamento specifico (diversi soci si sono segretamente allenati per non sfigurare in questa escursione) consentono di fissare l’orario di partenza qualche ora più tardi, rispetto all’edizione 1945; alle 6:30 il gruppo muove alla volta di Omegna.

 

 Nel 1945 la carovana è costretta ad una sosta a Omegna per un guasto meccanico occorso ad una “gentile partecipante”. La “tenace” opera di Vito Galliani consente di riparare il guasto in due ore e di ripartire.

 

Anche nel 2020 si fa tappa a Omegna (senza guasti o quasi) dove si uniscono alcuni amici del CAI locale, qualche ritardatario e altri soci che hanno preferito fare parte dell’avvicinamento in macchina. Alle 7:30, il gruppo così ricompattato lascia il capoluogo del Cusio. L’appuntamento con gli altri soci, partecipanti alla sola frazione a piedi, è fissato a Campello Monti per le ore 9:30.

 

Il resoconto 1945 parla di una “marcia forzata” per recuperare il tempo perso; a Forno il drappello è già rientrato in “tabella”! Depositate le biciclette e consumata una piccola colazione, riprendo la marcia verso Campello Monti.

 

Anche nel 2020 si fa tappa a Forno: si compatta il gruppo e si scattano alcune foto di fronte alla graziosa cappella all’ingresso del paese. La strada asfaltata consente poi al gruppo ciclistico di pedalare (sia pure a fatica lungo le ultime rampe) gli ultimi cinque chilometri fino a Campello Monti, ove i primi ciclisti giungono verso le 8:40 e gli altri appena dietro.

Contemporaneamente è giunto anche il gruppo “podistico” salito in automobile. La Locanda “Nigritella” offre una veloce colazione ai gitanti e un ricovero per le bici. Tutti pronti per la camminata, si parte a piedi alle ore 10:00 alla volta del Monte Capezzone.

 

Il verbale del 1945 ci racconta che l’entusiasmo del gruppo spinge i gitanti a non seguire il sentiero, ma ad arrampicarsi lungo la “diritta via” per morene e scoscendimenti, divertendosi assai.

Al laghetto, i pionieri, di cui oggi ripercorriamo i passi, odono i richiami del Prevosto di Pallanza don Zanotti, in gita con altri pallanzesi. Saluti all’altro gruppo e breve sosta al laghetto, ove vengono depositati gli zaini prima del balzo finale verso la vetta, che viene raggiunta alle 11:00.

 

Il gruppo del 2020 percorre diligentemente i sentieri segnati, dopo una breve sosta al lago Capezzone, giunge in vetta, leggermente sgranato, verso le 12:30. La salita è stata piacevole e i panorami incantevoli; un po’ caldo ad un certo punto, ma rinfresca poi verso i 2.405 m della cima, grazie a qualche nube e alla maggiore quota.

In vetta alcune nubi nascondono parte del panorama, ma la vista è comunque sublime. Si annota il libro di vetta, qualche foto, chi ha dei viveri si rifocilla e poi ci si prepara per scendere.

 

Gli audaci precursori del 1945, dopo un’ora in vetta ad ammirare estasiati il paesaggio, scendono al lago, recuperano gli zaini e giù a perdifiato fino a Forno, ove consumeranno un lauto e meritato pasto, dopo il quale “con nostalgia” riprenderanno, in bici, la strada per Pallanza, che raggiungeranno alle 20:00.

 

Nel 2020 la discesa vede il gruppo sgranarsi maggiormente: chi si attarda a fare foto alle montagne e agli armenti; chi, giunto stanco al lago Capezzone ha deciso di interrompere la salita e anticipare il ritorno; chi si rinfresca con un tuffo nel lago. Ad ogni modo tutti (o quasi) si ritrovano verso le 15:00 alla locanda Nigritella, ove una lunga tavolata è stata imbandita per i gitanti nell’ampio giardino sottostante.

Abbondantemente rifocillati, verso le 16:30 i gitanti si preparano alla discesa: i ciclisti lasciano gli zaini agli amici saliti a Campello in macchina e in poco più di un’ora giungono alla sede di via Cadorna.

Recuperati gli zaini, salutati gli amici, i gitanti tornano a casa; stanchi per gli oltre 2.200 m di salita, ma con la sensazione di avere degnamente onorato lo spirito che animava i primi soci di 75 anni fa.

I partecipanti, per il CAI Pallanza sono:

 

Marco Brichetto
Raffaele Brunelli
Giuseppe Coduri
Cristiana De Clementi
Paolo Donini
Massimo Forni
Simone Guazzoni
Valerio Rossi
Carlo Ruga Riva
   
Cristina Caramella
Paolo Corsini
Mauro Manenti
Maria Pia Lomazzi
Cosetta Maestri
Danilo Baggini
Fulvio Boaretto
Luisa Bolognesi
Fabio Dellamora
Marco Gianoglio
Maria Teresa Ribolzi
Paolo Schiavi
Boris Teruggi

 

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